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COLLI PIACENTINI DOC

VIGNETI POTAROLI COLLI PIACENTINI

VIGNETI POTAROLI COLLI PIACENTINI

COLLI PIACENTINI

D.O.C.

D.D. 21 luglio 2010

(fonte Guri)

 

DISCIPLINARE DI  PRODUZIONE  DEI  VINI  A  DENOMINAZIONE  DI  ORIGINE

CONTROLLATA

 

                         

ART 1

 

La denominazione di origine controllata dei vini "Colli  Piacentini", obbligatoriamente seguita  da  una  delle  seguenti  menzioni  o  dal riferimento al nome di  uno  dei  seguenti  vitigni: 

Monterosso Val d'Arda

Monterosso Val d’Arda frizzante

Monterosso Val d’Arda spumante

Trebbianino Val Trebbia

Trebbianino Val Trebbia frizzante

Trebbianino Val Trebbia spumante

Valnure 

Valnure frizzante

Valnure spumante

Barbera

Barbera frizzante(

Bonarda

Bonarda frizzante

Malvasia

Malvasie frizzante

Malvasia spumante

Malvasia passito

Pinot grigio 

Pinot grigio frizzante

Pinot grigio spumante

Pinot nero 

Pinot nero frizzante

Pinot nero spumante

Sauvignon

Sauvignon frizzante

Cabernet Sauvignon

Chardonnay

Chardonnay frizzante

Chardonnay spumante

Colli Piacentini rosso Novello

Colli Piacentini Vin Santo

è riservata ai  vini  che rispondono alle condizioni ed ai  requisiti  stabiliti  nel  presente disciplinare di produzione.

 

La tipologia Vin Santo

qualora prodotta nella sottozona di Vigoleno

e risponda   alle   specifiche   condizioni   previste   dal   presente disciplinare di produzione può  usare  la  menzione  "Vin  Santo  di Vigoleno".

 

ART 2

 

I vini a denominazione di origine controllata "Colli  Piacentini"  di cui all'articolo 1 devono  essere  ottenuti  da  uve  provenienti  da vigneti  aventi,  in  ambito  aziendale,  la  seguente   composizione ampelografica :

 

"Colli Piacentini" Monterosso Val d'Arda

Malvasia di Candia aromatica e Moscato bianco: dal 20 al 50%;

Trebbiano Romagnolo e Ortrugo: dal 20 al 50%;

possono concorrere alla produzione di detto vino le uve di  Bervedino e/o  Sauvignon  ed  altri  vitigni  a  bacca  bianca,   idonei   alla coltivazione in Emilia-Romagna, fino ad un massimo del 30%;

 

"Colli Piacentini" Novello

Pinot nero e/o Barbera e/o Croatina (localmente denominata  Bonarda): minimo 60%;

possono concorrere alla produzione di detto vino le  uve  provenienti da  altri  vitigni  a  bacca  rossa  idonei  alla   coltivazione   in Emilia-Romagna, fino ad un massimo del 40%;

 

"Colli Piacentini" Trebbianino Val Trebbia

Ortrugo: dal 35 al 65%

Malvasia di Candia aromatica e Moscato bianco: dal 10 al 20%;

Trebbiano Romagnolo e Sauvignon: dal 15 al 30% ;

possono concorrere alla produzione di detto vino le  uve  provenienti da  altri  vitigni  a  bacca  bianca  idonei  alla  coltivazione   in Emilia-Romagna, fino ad un massimo 15%;

 

"Colli Piacentini" Valnure

Malvasia di Candia aromatica: dal 20 al 50%;

Trebbiano Romagnolo e Ortrugo: dal 20 al 65%;

possono concorrere alla produzione di detto vino le  uve  provenienti da  altri  vitigni  a  bacca  bianca,  idonei  alla  coltivazione  in Emilia-Romagna, fino ad un massimo del 15%;

 

"Colli Piacentini" Vin Santo

Malvasia di Candia aromatica e/o Ortrugo e/o Sauvignon  e/o  Marsanne e/o Trebbiano Romagnolo: minimo 80%;

possono concorrere alla produzione di detto vino le  uve  provenienti da  altri  vitigni  a  bacca  bianca  idonei  alla  coltivazione   in Emilia-Romagna, fino ad un massimo del 20%;

 

"Colli Piacentini" Vin Santo di Vigoleno

Santa Maria e Melara minimo 60%;

possono concorrere alla produzione di detto vino le uve  dei  vitigni Bervedino e/o Ortrugo e/o Trebbiano Romagnolo, nella  misura  massima del 40%;

 

"Colli Piacentini" seguita da una delle seguenti menzioni di vitigno:

Barbera,

Bonarda,

Cabernet Sauvignon,

Chardonnay,

Pinot  Nero, 

Pinot Grigio,

Sauvignon

corrispondente vitigno: minimo 85%;

possono concorrere alla produzione di detti vini  anche  le  uve  dei vitigni a bacca  di  colore  analogo,  non  aromatiche,  idonei  alla coltivazione in Emilia-Romagna, fino ad un massimo del 15%;

 

"Colli Piacentini" Malvasia

Malvasia di Candia aromatica: minimo 85%;

possono concorrere alla produzione di detto vino  anche  le  uve  dei vitigni a  bacca  di  colore  analogo  idonei  alla  coltivazione  in Emilia-Romagna, fino ad un massimo del 15%.

 

ART 3

 

I) La zona di produzione del vino "Colli Piacentini"  Monterosso  Val d'Arda comprende la porzione dei territori collinari  dei  comuni  di

Vernasca, Alseno, Lugagnano, Castell'Arquato, Gropparello e Carpaneto

in provincia  di  Piacenza, 

particolarmente  idonea  per  conseguire produzioni con le caratteristiche previste dal presente disciplinare.

 

Tale zona e' così delimitata:

Da  una  linea  che,  partendo  dall'abitato  di  Vernasca  segue  la provinciale Vernasca - Castell'Arquato in direzione di Lugagnano fino ad incontrare, in prossimità di loc.  Ca'  Bianca,  il  confine  fra Lugagnano e Vernasca. Segue  tale  confine  fino  ad  incontrare,  in prossimità di quota 318, la strada che collega  Lugagnano  al  parco provinciale.

Da questo punto raggiunge il  bivio  della  cappella  di Madonna del Piano (quota 255) per imboccare la strada dei Ronchi  che percorre fino ad inserirsi,  poco  prima  di  questo  abitato,  sulla carrareccia che conduce a case Costa. Segue tale carrareccia fino  ad imboccare la strada, che passando per case  Castellaro  (quota  259), giunge a Prato Ottesola, con la quale si identifica.

Da qui, la linea  di  delimitazione  risale  il  corso  del  Torrente Ottesola fino alla sorgente, indi  si  identifica  con  una  spezzata ideale  che  congiunge  successivamente  la  sorgente  del   Torrente Ottesola con quota 382: quota 382 con quota 302: quota 302 e  con  il punto di incontro, sito sul greto del Torrente Chero, fra  i  confini dei comuni di Gropparello, Carpaneto e Lugagnano. 

Segue  il  confine tra i comuni di Lugagnano e Gropparello in direzione sud ovest fino a raggiungere quota 350.

Da questo punto si inserisce sulla strada  per i Magnani (quota 382), Mandola e Castellana proseguendo fino al bivio

di Bersani (quota 427),  indi  segue  la  strada  che,  passando  per Casello (quota 366) giunge all'incrocio per Gropparello a quota  357.

Da qui giunge a Barzano seguendo la carrareccia che  passa  per  case Gazzotti.

Da Barzano segue il tracciato stradale  che,  passando  per case Berti, quota  450,  quota  460,  giunge  a  Case  Banzola,  indi prosegue per Ca' Fogliazza e  scende  al  Torrente  Riglio. 

Discende lungo il corso del sopracitato  torrente  fino  all'altezza  di  Casa Nuova Riva (in comune di Carpaneto).

Da  questo  punto  raggiunge  in linea retta il tracciato stradale che, passando per Casa Nuova  Riva, Torre Confalonieri, Borgo Paglia, Piacentino, La Turca di  Sopra,  la Fornace Vecchia, attraversa il Torrente Chero, tocca Case Bruciate  e giunge al confine comunale fra Carpaneto e Castell'Arquato.

Segue detto confine fino ad incontrare  la  provinciale  Carpaneto  - Castell'Arquato che percorre fino al bivio per Vigostano (quota 118); da  questo  punto,  la  linea  di  delimitazione  prosegue  lungo  il tracciato stradale che tocca  successivamente  Vigostano,  Giarola  e Colombarola.

Da Colombarola segue la strada dei Doppi fino  al  punto in cui detta strada si affianca al  rio  Chiozzo:  da  qui  segue  la carrareccia che congiunge il suddetto Torrente con Torre Gazzola. 

Da Torre Gazzola, la linea di delimitazione segue il tracciato  stradale che tocca successivamente le Ferriere, C. Nuove Remondini, la  Fornace e la Sforzesca.

Da questo punto segue la carrareccia  che  scende  al greto del Torrente Arda il cui corso risale fino ad immettersi  sulla carrareccia  che  collega  il  greto  del  Torrente  Arda  con  Cinta Anguissola.

Da questo punto segue l'intero tratto di  strada  che  collega  Cinta Anguissola con la strada Salsediana (strada  per  Salsomaggiore).

 Si immette quindi sulla Salsediana (a quota 145)  e  la  segue  toccando successivamente San  Rocchino,  Crocetta,  Castelnuovo  Fogliani,  il Monastero e giunge a quota 155 all'altezza di C. Belvedere. 

Da  quota 135 segue il tracciato stradale che passa per Ca' Lolini, la  Persica e raggiunge il confine con la provincia di Parma a quota 124.

Da questo punto la  linea  di  delimitazione  si  identifica  con  il confine tra la provincia di Piacenza e di Parma  e,  successivamente, sempre seguendo tale confine, incontra il  Torrente  Stirone  il  cui corso risale fino alla confluenza del  torrente  Borla  (quota  259).

Risale  il  Torrente  Borla  fino  ad  incontrare  (quota   262)   la provinciale per la Borla. Comini, Ronca che segue, fino ad incontrare nei pressi di Ronca la provinciale da Bore a  Vernasca  che  percorre

fino all'abitato di Vernasca.

 

II) La zona di produzione del vino "Colli Piacentini" Trebbianino Val Trebbia comprende la porzione collinare della  Val  Trebbia  e  parte della Val Luretta particolarmente idonee a conseguire produzioni  con

le caratteristiche previste  dal  presente  disciplinare. 

Tale  zona include parte dei  territori  dei  comuni  di 

Bobbio,  Coli,  Travo, Rivergaro, Gazzola e Agazzano

in provincia di Piacenza

 

ed  e'  così delimitata:

da una  linea  che,  partendo  dall'abitato  di  Rivergaro  segue  il trattato originale  della  strada  statale    45  in  direzione  di Piacenza fino alla località Niviano Castello.

Prosegue quindi  lungo la strada provinciale per Grazzano Visconti fino ad incontrare il rio della Bosella in prossimità di quota 127 e il cui corso risale  fino ad incontrare il confine comunale tra Rivergaro  e  Vigolzone  (quota 149).

Segue, piegando a  destra,  detto  confine  fino  a  raggiungere,  in prossimità  di  quota  632  (M. Dinavolo)  il  confine  comunale  fra Vigolzone e Travo.

Segue successivamente l'intero tratto  di  confine tra i comuni di Vigolzone - Travo e Travo - Bettola  giungendo  così

in prossimità della confluenza del rio Moini con il Torrente Perino.

Risale il corso del Torrente Perino  fino  alla  confluenza  con  rio Cane.

Segue quindi l'ultimo tratto del rio Cane  fino  a  quota  509.  Indi devia in direzione nord-ovest sul sentiero che porta al bivio  (quota 546) per la strada dei Boioli.

Da quota 546 segue la strada per  Case Boioli fino ad incontrare, a quota 520,  il  rio  Armelio. 

Segue  il corso del rio Armelio fino a  quota  274. 

Da  qui  devia  lungo  una carrareccia che passa per quota 290  (sopra  Ponte)  e  prosegue  per quota 340, fino ad incrociare il rio Secco. In questo punto segue  il confine del comune Bobbio - Coli lungo le quote 410, 324, 267, 517  e

raggiunta l'altezza di quota 424, devia  lungo  la  carrareccia  che, passando per Roncaiolo, risale quota 488 fino a quota 366.

Da qui si immette sulla strada che, superando  le  quote  381  e  429 (dove incrocia il rio Torusso), sfiora la località  Scabbiazza  dove all'altezza della quota 430 scende lungo il rio Scabbiazza fino  alla strada statale n° 45 (quota 248). Risale la strada statale    45  e dopo il Ponte Barberino al Km. 99, risale una carrareccia  che  passa per Case Nuove (quota 400), Cascina Costa  (quota  494). 

Da  qui  si immette sulla strada che passa a quota 473, successivamente risale un rivo che, a quota 561 (all'altezza del Poggio  Pianone)  incrocia  il confine del comune di Bobbio e Coli.

Segue  questo  confine  passando per cascina Fontana del Gallo e per Case Poggiolo, arrivando a  quota 585.

Da quota 585,  lungo  una  linea  ideale,  scende  sulla  strada statale n° 45 al Km 91. Risale la strada  fino  al  Km  90,  da  dove oltrepassa il fiume Trebbia a quota 324.

Da qui segue i meandri del Trebbia di San Salvatore, dai quali risale lungo una carrareccia che superate  le  quote  456  e  492  giunge  a cascina Riva (quota 496) cascina Biase (quota 490). Prosegue  per  la strada che tocca le quote 477, 454 (sopra Case Caldarola), 515 e  336 dove incrocia il Torrente Bobbio.

Risale questo torrente fino a quota 359: da qui devia a destra risalendo il rio d'Assalto  fino  a  quota

496. In questo punto si inserisce sulla strada  per  i  Brugnoni  che successivamente, toccando le quote 581, 587, 591 (casa Sermase),  562 (Villa Pegni), 562 (Casa Pegni), 581 (Ca' Borelli) sorpassa il  fosso delle Lubbie e prosegue per quota 505 per inserirsi sulla strada  che porta a Degara dove, a quota 500, incrocia il  rio  Fontana. 

Da  qui prosegue lungo la carrareccia, che passando per quota 469 e quota 359 (rio della Lubbia), risale per la  strada  di  Casa  Muggione  (quota 424). Ca' del Bosco (quota 497) e, dopo aver attraversato il rio  del Gatto, scende a  quota  430  per  risalire  a  case  Poggio,  fino  a raggiungere Areglia (quota 378).

Da questo punto, attraverso le quote 416, 438 e 434  raggiunge  Nosia (quota 429), da dove prosegue per una carrareccia che tocca le  quote 450, 435, 410, 372.

Risale quindi la strada proveniente da  Freddezza e, dopo aver  superato  la  quota  400,  devia  a  destra  lungo  una

carrareccia che passa per quote 367 e 337 dove incrocia il rio Dorba.

Risale lungo un rivo di sinistra del rio  Dorba  stesso  e  giunge  a Parcellara (quota 490) da cui scende lungo la  strada  fino  a  quota 445.

Da qui devia per la carrareccia che passa per le quote 439, 405, 389 sulla cui direzione incrocia il  confine  comunale  tra  Travo  e Bobbio. 

Risale  questo  confine  raggiungendo  quota  671  ed  indi, seguendo la strada, che passando  per  Pietra  (quota  559),  Termine Grosso, confluisce in prossimità di quota 443,  sulla  rotabile  che porta a Chiesa di Bobbiano.

Da qui segue la strada per Cascina (quota 503) indi la carrareccia per Costa del Grillo (quota 608) e  Ca'  del

Bulla e prosegue fino ad incrociare il confine comunale tra  Travo  e Gazzola che segue fino al Torrazzo; percorre , verso  nord-ovest,  la strada comunale del Torrazzo fino al bivio (quota 314), di Momeliano.

Scende la strada che porta al quadrivio di Lisignano.

Indi prende la strada per Agazzano e  si  identifica  con  la  strada provinciale che conduce a Pianello Val Tidone fino ad  incontrare  il quadrivio nei pressi di localita' Passano; prosegue verso nord  sulla strada che porta a Sarturano per le quote 192, 174, 131, 128  e  indi in entrata sud di Sarturano (quota  134). 

Da  Sarturano  verso  est, giunge a Rivasso.

Prende per C. Amola, segue la strada  fino  a  quota 122, si identifica con il torrente Luretta  per  breve  tratto  verso

sud, indi a quota 127 verso est passa per quota 131 e arriva da  nord a Gazzola.

Attraversa il paese di Gazzola  (per  breve  tratto  verso sud) quindi per la strada provinciale Gazzola - Rivalta.

Segue detta strada fino ad incrociare la provinciale Gragnano – Travo (in località Scuola) che  percorre  fino  a  Rivalta  Trebbia. 

Indi raggiunge in direzione sud-est il fiume Trebbia con cui si identifica fino all'altezza dell'abitato di Rivergaro, da dove si e' partiti.

 

III) La zona di produzione delle uve  che  possono  essere  destinate alla produzione del vino  "Colli  Piacentini"  Valnure  comprende  la porzione collinare della Val Nure particolarmente idonea a conseguire produzioni con le caratteristiche previste dal presente disciplinare.

Tale zona include in parte i territori amministrativi dei  comuni  di

San Giorgio Piacentino, Vigolzone e Ponte dell'Olio,

 in provincia  di Piacenza.

 

Tale zona e' cosi' delimitata:

Partendo  dal  confine  fra  Carpaneto  Piacentino  e   San   Giorgio Piacentino  sul  torrente  Riglio  in  prossimità di  Viustino  (La Bottega), il limite segue in direzione ovest la strada per  Godi  che attraversa e proseguendo  sempre  nella  stessa  direzione  giunge  a Rizzolo, segue quindi in direzione sud-ovest la strada che,  superato Torrano, giunge a La Fratta da dove piega verso ovest e prosegue  per M. o  dei  Fiaschi  (quota  178)  prende  quindi  il  sentiero  verso nord-ovest fino ad attraversare il Torrente  Nure  ed  incrociare  il confine comunale tra Ponte dell'Olio e Vigolzone.

Prosegue in direzione nord-est lungo tale  confine  prima  e  poi  su quello tra Vigolzone e San Giorgio Piacentino fino all'altezza  della strada che dal greto del Torrente Nure conduce in direzione  ovest  a Stradella, segue tale strada e da Stradella attraversa  Ca'  Sgorbati prosegue verso ovest lungo la strada che tocca M. Italia  e  lungo  il canale raggiunge la strada per Grazzano Visconti in  prossimità del Km 11,900.

Segue tale strada per circa 200 metri in direzione nord  e quindi, verso ovest il canale che lo attraversa toccando le quote 142 e 147  fino  a  raggiungere  il  confine  comunale  di  Vigolzone  in prossimità della quota 143; prosegue lungo tale confine verso sud  e quindi sempre sul medesimo  in  direzione  ovest,  lungo  il  P.  del Castellano ed il T. Spettine, incrociando in  confine  del  comune  di Ponte dell'Olio sul T. Nure.

Da qui, in direzione sud-est prima  ed  est  poi  segue  quest'ultimo confine comunale ed al T. Riglio risale verso nord sino ad incrociare, in  prossimità  di  Bianconi,  quello  di  San  Giorgio  Piacentino: prosegue in direzione nord-est lungo il corso  del  T. Riglio  fino  a chiudere la delimitazione in località La Bottega.

 

IV) La zona di produzione delle uve che possono essere destinate alla produzione  del  vino  "Colli  Piacentini"  Vin  Santo  di   Vigoleno comprende la porzione collinare compresa fra la Valle  dell'Ongina  e la Valle dello Stirone particolarmente idonea a conseguire produzioni con le caratteristiche previste dal presente disciplinare.

Tale zona include una parte del territorio amministrativo del  Comune

di Vernasca

 in provincia di Piacenza,

 

così delimitato:

partendo,  a  nord,  in  località  Riocorto,  dall'incrocio  fra  il Torrente Ongina e il confine del  Comune  di  Vernasca,  verso  nord, segue  il  ciglio  destro  del  Torrente  Ongina  fino  all'ansa   in prossimità di quota 125, segue l'ansa e risale la  carraia  a  quota 159, segue la strada dritta ad ovest di Colle S.Giuseppe fino a quota 186 quindi per la carraia scende a quota 182 sul confine comunale  di Vernasca.

Segue il confine comunale fino ad  incontrare  il  Torrente Stirone  che  segna  il  confine  della  provincia  di  Piacenza.  Si identifica, verso sud, con il ciglio sinistro  del  Torrente  Stirone fino ad incontrare lo stradello che conduce a quota 173 in  località S. Genesio.

Da S. Genesio prosegue lungo la strada comunale fino  ai  Trabucchi  e poi lungo la stessa strada provinciale di Borla  fino  a  quota  234.

Quindi sale la strada comunale dei Baroni  passando  per  Perpiano  e scende fino ad incrociare il ponte sul Torrente Ongina. Segue,  verso nord, il Torrente Ongina e si identifica con esso fino a ritornare al punto di partenza in località Riocorto.

 

V) La zona di produzione delle uve idonee alla  produzione  dei  vini "Colli   Piacentini"   Barbera,    Bonarda,    Cabernet    Sauvignon, Chardonnay,Malvasia, Novello, Pinot grigio, Pinot nero,Sauvignon, Vin

Santo,

comprende il territorio a  vocazione  viticola  delle  colline piacentine ed include, l'intero  territorio amministrativo di: 

Caminata  (escluso  le  isole  amministrative  in provincia di Pavia), Nibbiano, Pianello Val Tidone,  Piozzano,  Ziano Piacentino,

ed in parte il territorio amministrativo dei  comuni  di:

Agazzano, Alseno, Bettola, Bobbio, Borgonovo  Val  Tidone,  Carpaneto Piacentino, Castell'Arquato,  Castel  San  Giovanni,  Coli,  Gazzola, Gropparello,  Lugagnano  Val  d'Arda,  Pecorara,   Ponte   dell'Olio, Rivergaro, San Giorgio Piacentino, Travo, Vernasca e Vigolzone.

In provincia di Piacenza.

 

Tale zona e' così delimitata:

Partendo dall'entrata sud nel centro abitato di Borgonovo Val Tidone, il limite segue verso ovest la strada per Moretta e, superata costera Moretta all'incrocio con il R. Torto, risale  verso  nord  tale  corso d'acqua ed all'ansa successiva la quota 91 all'altezza  di  Polesera, segue verso nord-ovest per la strada che conduce a  C.na  Montezella.

Da  C.na  Montezella  segue  quindi  la  strada  che,  in   direzione nord-ovest, raggiunge C. Cavo Perletti sulla  strada  per  Castel  San Giovanni: prosegue quindi lungo  tale  strada  verso  sud  per  breve tratto e, all'altezza della  quota  93  segue,  in  direzione  ovest, quella per C. Perduta e C. Pradella fino al  r. Gambero  per  proseguire poi lungo tale corso d'acqua verso nord per circa 700 metri e seguire poi il sentiero che in direzione nord-ovest raggiunge la  strada  per Fornaci: lungo  questa  verso  sud-ovest  attraversa  Fornaci  quindi Casanova e, proseguendo, passa a sud  di  C. Merlino  e  raggiunge  il confine  della  provincia  in  prossimità   della   quota   96   sul T. Bardonezza.

Segue, in direzione sud, il confine provinciale attraversa il lago di Trebecco e, proseguendo sempre sul confine provinciale  in  direzione sud-ovest,  raggiunge,  a  quota  779,  il  Roccone,  nel  comune  di Nibbiano; segue quindi la strada  verso  nord  per  Ca'  dei  Giorgio (quota 653) e da  tale  località  segue  verso  sud  e  poi  est  la carrareccia per la Ca' dei  Follini. 

Da  questa  località  prosegue verso sud-est per la strada che attraversa Ca' Bazzari e, a quota 683 segue quella per Lazzarello, attraversando  prima  la  quota  753  e, superato Lazzarello, raggiunge proseguendo sempre  verso  sud,  prima Ca' di Lazzarello, poi case Bianchi, sul  proseguimento  arriva  alla quota 665, laddove la strada incrocia il corso d'acqua che confluisce nel rio della Fornace dell'Aia, a quota 550, segue quindi,  da  quota 665, prima l'affluente e poi quest'ultimo  corso  d'acqua  sino  alla confluenza nel T. Tidoncello Merlingo, lungo  il  quale  risale  verso nord-est sino alla confluenza a quota 388,  con  il  T. Tidoncello  di Sevizzano.

Da quota 388 risale il Torrente Tidoncello e,  a  sud  di  Marzonago.

Prosegue in direzione est per il rio Sereno, toccando le quote 493  e 532, dove raggiunge la strada per Sevizzano; prosegue lungo questa in direzione sud, costeggia il centro abitato di Sevizzano  ad  ovest  e segue verso est la strada per C. Saliceto (quote 695). 

Da  C. Saliceto segue la strada in direzione nord-est fino a raggiungere a quota  708 il confine comunale di Piozzano. Prosegue lungo questi  in  direzione sud sino ad incrociare quello di Travo  a  quota  801,  segue  quindi quest'ultimo  confine  in  direzione  sud-est  ed  alla  quota   681, all'incrocio con la strada per Scarniago,  prosegue  verso  nord-est, lungo questa attraversa il centro abitato di Scarniago e  proseguendo raggiunge Madellano segue  verso  nord  e  poi  est  la  strada  che, passando per le quote 560, 554,  477,  incrocia  quella  per  Chiosi.

Prosegue lungo quest'ultima verso sud, toccando i centri  abitati  di Termine Grosso e Pietra e raggiunge poi, a quota 671,  nuovamente  il confine comunale di Travo; discende lungo questi in direzione sud  ed in località Cappaia, all'altezza di Ronda Nera,  lascia  il  confine per seguire verso ovest il sentiero che attraversa le quote 389, 405, 439 ed a quota 445 incrocia la  strada  per  Parcellara.

Segue  tale strada verso nord-ovest e raggiunge Parcellara da  dove  segue  verso ovest il fosso affluente di sinistra del Rio Dorba; dalla  confluenza risale, per breve tratto, il rio Dorba; ed a quota 337  risale  verso ovest un affluente di destra  del  medesimo  corso  d'acqua  fino  ad incrociare la strada per Freddezza;  percorre  questa  verso  sud  ed all'altezza di Cosenzio, in prossimità della quota 372, segue  verso ovest la strada che passa a  nord  di  Freddezza,  tocca  quota  410, attraversa Marumoni (quota 435) e raggiunge Nosia (quota 429).

Da Nosia segue il sentiero per Areglia toccando le  quote  434,  438, 416 e da Areglia prosegue per la carrareccia che attraversa  case  il Poggio e raggiunge la strada per Gobbi: prosegue lungo questa per  il breve tratto (250 metri) verso sud e quindi  nella  stessa  direzione per il sentiero che tocca le quote 416, 430, attraversa rio del Gatto

e raggiunge Ca' del Bosco (quota 497). Da Ca'  del  Bosco  segue,  in direzione  sud-est,  il  sentiero  che  attraversa  la  quota  526  e raggiunge alle pendici occidentali di M. Spanna la strada per  Mezzano Scotti.

Prosegue nella stessa direzione lungo tale strada per Mezzano Scotti; prosegue nella stessa direzione lungo  tale  strada  fino  ad incrociare, superato C. Muggione, l'acquedotto (331).

Prosegue lungo quest'ultima strada verso ovest ed all'incrocio con il rio della Lubbia (quota 359) segue il  sentiero  in  direzione  ovest fino all'incrocio con la strada per Centomerli, risale  questa  verso nord per breve tratto e, all'altezza della quota 469, prosegue  verso ovest e sud-ovest per il sentiero che passa a sud  della  quota  519.

Attraversa le quote 503, 535 e,  sul  proseguimento  per  una  retta, raggiunge la strada per Degara: su tale strada prosegue verso  ovest, attraversa il fosso delle Lubbie e, dopo circa 500 metri,  prende  il sentiero per Ca' Borelli (quota 581) e quindi quello in direzione sud attraverso C. Mazucca e, sul  proseguimento  verso  sud  e  sud-ovest,

passando a sud di C. Vignola, raggiunge C. Pegni inferiore (quota 562).

Indi segue  la  strada  in  direzione  ovest  toccando  Villa  Vegni, C. Sermase e Valle per raggiungere la S.S. 461in  prossimità  del  Km 52.300; discende verso sud lungo questa ed a Campore prende la strada che in direzione nord incrocia a quota 496 il rio d'Assalto; discende questo corso di acqua verso sud fino alla confluenza con il  T. Bobbio

(quota 359) per proseguire poi lungo il sentiero che  costeggia  tale corso d'acqua in direzione est, e giunto  alla  quota  336,  prosegue verso sud-ovest  lungo  il  sentiero  che  raggiunge  la  strada  per

C. Fontanini.

Prosegue lungo questa verso sud-est  toccando  le  quote 515, 477 e, alla quota 490 (C. Piani), prosegue in direzione  est  per il sentiero che tocca la quota 317  e  raggiunge,  a  quota  321,  la strada per Bobbio: prosegue lungo questa verso  sud  e  passando  ad ovest di C. Biase segue verso est per il sentiero  che  attraverso  la quota 490 raggiunge la strada per C. Riva in prossimità  della  quota 446, percorre tale strada verso sud,  raggiunge  rio  Riva  e  quindi

verso nord-est segue il sentiero e raggiunge quota  456  per  piegare poi in direzione sud-est raggiungendo il fiume Trebbia.

Risale  tale corso d'acqua includendo San Salvatore e quindi seguendo  il  confine del comune di Bobbio, raggiunge al Km 90 la s.s. di  Val  Trebbia  n° 45.

Prosegue verso nord lungo tale strada  e,  alla  quota  325  (Km  90) segue, in direzione est, una retta immaginaria che incontra la strada per Coli alla quota 585 sul  confine  comunale  di  Bobbio;  prosegue verso nord lungo tale confine fino a Poggio  Pianone  incrociando  un affluente di destra del fiume Trebbia,  lo  discende  verso  nord  e,

all'incrocio con la strada per C. Costa (quota  475).

Prosegue  nella stessa direzione lungo questa raggiungendo C.Costa  (quota  494). 

Da quota 494, segue verso nord il sentiero che, attraversando  il  fosso degli Aregli, raggiunge C. Mezza Cappella a quota 399 da dove prosegue verso nord-est per il sentiero che attraversa il fosso degli  Armanni

e poi piegando a nord-ovest, raggiunge C. Nuova (quota 400) e  poi,  a quota 356, il fosso che discende dal M. del  Lago  e  confluisce  nel Trebbia.

Da quota 356, il fosso che discende dal M. del Lago e  confluisce  nel Trebbia. Da quota 356 discende questo corso d'acqua  e  raggiunge  il Trebbia per discenderlo poi verso nord fino  al  ponte  di  Barberino (quota 242).

Prosegue  lungo  s.s.  Val  Trebbia  e,  dopo  circa  un chilometro verso est a quota 248, risale il rio Scabbiazza e, a quota 430, prosegue verso nord per il sentiero che raggiunge Scabbiazza.ù.

Da Scabbiazza segue verso nord la strada per Roncaiolo toccando le quote 429, 381, 366, 352; da quest'ultima quota risale, verso  sud-est,  il fosso  affluente  del  Trebbia  e,  in  prossimità  della  sorgente, prosegue per  il  sentiero  che  in  direzione  nord-ovest  raggiunge Roncaiolo.

Da Roncaiolo prosegue  in  direzione  sud-est  per  il  sentiero  che conduce  a  Costa  Camminata  e,  superata  la  quota  424,  incrocia nuovamente il confine comunale di Bobbio  lungo  il  quale  prosegue verso est e nord-est e, all'incrocio con il rio  Secco,  discende  il corso d'acqua per circa 200 metri per prendere  poi,  verso  est,  il sentiero e quindi la strada per Ponte di Sopra che supera per seguire in prossimità della quota 290 il sentiero che verso est raggiunge il rio Armelio (quota 274).

Risale questi verso sud sino alla quota 520, all'incrocio con la strada per Boioli: segue tale  strada  verso  est fino a Casazza toccando le quote 533, 528,  546  e  567. 

Da  Casazza prosegue verso sud sul  sentiero  che  raggiunge  quota  509  e,  sul proseguimento nella stessa direzione, incrocia il rio Cane:  discende quindi tale corso d'acqua e, alla  quota  337,  all'incrocio  con  la strada per Villanova, prosegue verso sud per tale strada.

Dopo  circa un chilometro alla quota  367,  prosegue  ad  ovest  per  quella  che attraversa Scagliotti e raggiunge Costa Rodi (quota 533).  

Da Costa Rodi segue verso sud il sentiero e  poi  la  strada  che  in prossimità del ponte Verbucone incrocia quella per Biasini, prosegue su quest'ultima, attraversa Biasini e, sul proseguimento  verso  est, raggiunge il ponte sul Torrente Perino, risale verso nord tale  corso d'acqua e, poco dopo M. Vecchio, segue la strada per  Bacchetti  verso est, passando per la circonvallazione sud (quota 426 e 441), su  tale strada prosegue verso est per quella che porta alle  case  Moline  e, proseguendo su quest'ultima, in  direzione  nord,  passa  ad  est  di Bocito e Belito fino a raggiungere a quota 598 case Matteo, da  dove, per il sentiero verso ovest raggiunge il confine comunale di Travo.

Prosegue poi lungo questi in direzione nord  fino  a  raggiungere  la quota 656, nei pressi di M. Viserano, da dove,  in  direzione  sud-est segue il sentiero che tocca la  quota  614  e  raggiunge  Grilli;  da Grilli segue verso est la strada per Cassinari e,  proseguendo  sulla medesima verso sud-est, raggiunge  Torria  e  poi  in  direzione  sud C. Invaga e, superata la quota 580, ad est di La  Lama,  raggiunge  il bivio per la cava di pietra: dal bivio prosegue verso ovest lungo  la strada per C. Mole che supera ed all'incrocio con il  T. Olza  discende questi verso est sino al ponte in prossimità della  quota  323. 

Dal ponte segue verso sud la strada per breve tratto e  poi  il  sentiero che, in direzione sud-ovest, attraversa le quote 351 e 457 per andare ad incrociare, alla quota 505, la strada per San Bernardino  e  lungo questa raggiunge tale centro abitato.

Da San Bernardino segue verso est la strada per  Selva,  l'attraversa e, proseguendo raggiunge rio Barbarone (quota  514);  ridiscende  tale corso  d'acqua  e,  alla  confluenza  nel  rio  dell'Osteria,  risale quest'ultimo  fino  ad  incrociare  la  strada  in   prossimità  di C. Osteria: segue  tale  strada  in  direzione  ovest  e  a  C. Sartori prosegue sempre verso ovest fino a  raggiungere  Vigolo  toccando  la quota 608: da Vigolo  segue  una  linea  spezzata  immaginaria  verso

nord-est facendo vertice Castelnardo e raggiungendo poi C. Zani (quota 544) da dove prosegue per la strada che raggiunge quella  per  Padri; all'incorcio prosegue lungo tale strada in direzione  est  attraversa Padri, Gragnano di Sotto, e proseguendo verso sud, raggiunge Riglio.

Da Riglio prosegue in direzione sud per la strada che raggiunge  Busa e poi Poggio  da  dove  segue  il  sentiero  in  direzione  sud-ovest raggiungendo Generesso: prosegue poi verso sud-est lungo la strada che raggiunge, a quota 407, il T. Riglio da dove risale verso nord-est per quella che raggiunge Montechino in direzione sudest, segue la  strada

per Groppo Visdomo da dove verso est per la strada che  costeggia  le Rocche, raggiunge il rio Freddo  a  sud  di  Pierfrancesco.

Superata Cavadipietra: risale quest'ultimo corso d'acqua  e,  al  ponte  sulla strada per Carignone (Km 18,200),  segue  verso  est  e  nord-est  la strada che attraversa Guidi, Rustigazzo, Costa, Vicanino,  Osteria  a C. Bosconi; al Km 1,900 circa prosegue per il confine di Lugagnano Val d'Arda in direzione sud-est fino  a  raggiungere  il  t. Arda.

Risale questo corso d'acqua verso sud ed attraversato  longitudinalmente  il lago di Mignano, in direzione sud il corso d'acqua affluente del lago che incrocia  la  strada  rivierasca  in  prossimità  del  Km  9  e, risalendo sempre questo corso d'acqua,  incrocia  presso  Levori,  il sentiero che, passando per quota 444, raggiunge in direzione  nord  e

poi est l'abitato di Levori, in direzione est, segue  la  strada  per Corti, costeggiando a sud-est il  centro  abitato,  per  seguire  poi verso nord-est il sentiero a mezza costa dell'impluvio  del  lago  di Mignano, sentiero che tocca le quote 465, 479, 514 e, a nord-ovest di M. Vidalto, raggiunge la miniera da dove segue la  strada  verso  nord per Vitalta.

Da Vitalta segue verso est la  strada  per  Segadello  e  dopo  breve tratto in direzione nord il sentiero  per  C. Farina  e  quindi  verso nord-est la strada per Alessandroni e per Gallosi ed alla  quota  471 quella che raggiunge la strada per Vernasca  alla  quota  465:  segue quest'ultima verso est attraversando Ranca, Comini, Burgazzi, Silvani e poi all'incrocio con l'affluente del T. Stirone in  prossimità  del Km  10,100,  ridiscende  tale  corso  d'acqua  fino  alla  confluenza raggiungendo così il confine di  provincia. 

Risale  verso  nord-est tale confine che per buona parte si identifica con  il  T. Stirone  e, poco dopo averlo allontanato, raggiunge la strada per  Fornio  (quota 124).

Segue tale strada per nord-ovest toccando la Persica e C. Lolini  fino ad incrociare, alla quota 155, la strada per Castelnuovo  Fogliani  e proseguire poi lungo  questa,  in  direzione  nord,  raggiungendo  il centro  abitato. 

Da  Castelnuovo  Fogliani   segue,   in   direzione nord-ovest,  la  strada  che  passa  per  Santa  Maria  di  Latte   e

attraversato il R. Grattarolo raggiunge quella per Alseno (quota  89).

Da quota 89 prosegue verso sud-ovest per Castell'Arquato e, prima  di giungere a Villa San Lorenzo alla quota 146 (Km  1,900  circa)  segue verso  nord-ovest  la  strada  per  Cinta  Anguissola  che  supera  e raggiunge il T.Arda, prosegue lungo questi per  circa  un  chilometro verso nord e all'altezza della strada per la Sforzesca la segue verso

ovest, raggiunge la Sforzesca e verso nord C. Nuove Remondini da  dove prende la strada in direzione ovest per torre Gazzola, che raggiunge.

Da Torre Gazzola segue, in  direzione  nord-ovest,  il  sentiero  che incrocia la strada per Doppi, lungo questa prosegue  verso  sud-ovest toccando Giarola e verso sud Vigostano, da dove, in  direzione  ovest segue la strada che raggiunge quella per Vigolo Marchese al Km 21,300 circa; quindi lungo questa,  verso  nord-ovest,  raggiunge  il  ponte sull'affluente del T. Chiavenna in prossimità del Km  20,500.

Risale il corso d'acqua in direzione sud sino ad incrociare  la  strada  per Bastida e lungo questa verso nord-ovest, attraversa Bastida, Castello Turca di Sopra, Piacentino, e all'uscita di  quest'ultimo,  segue  la strada che, piegando verso sud porta  a  C.   Il  Poggio,  all'altezza delle  quali  (quota  134)  segue  verso  sud  il  sentiero  fino   a

raggiungere la cappella sul greto del  T. Vezzeno. 

Risale  quindi  il corso d'acqua ed all'altezza di  Torre  Confalonieri  prosegue  verso ovest per quella che si immette in prossimità del Km 3 nella  strada per Cimafava percorre quest'ultima verso nord per circa 200  metri  e quindi, verso ovest, prosegue per quella che attraversa C.Nuova  Riva e raggiunge il T.Riglio.

Ridiscende tale corso d'acqua verso nord  ed al ponte delle C. del Riglio segue verso ovest la strada per  Godi  e, al  Km  4  piega  verso  sud-ovest,  attraversa  Rizzolo,  Torrano  e raggiunge La Fratta da dove segue verso ovest, la  strada  per  M. dei Fiaschi e, nella stessa  direzione,  il  sentiero  che  raggiunge  il T.Nure e quindi il confine  comunale  di  Vigolzone.

Prosegue  verso nord-est lungo tale confine ed all'altezza di Stradella  segue  verso ovest la strada per questo centro abitato.

Da Stradella segue la strada verso sud fino a Ca' Sgorbati  e  quindi verso ovest quella per M. Italia (quota 149) da  dove  prosegue  verso ovest per il canale che, raggiunge la strada  per  Grazzano  Visconti che segue per circa 400 metri verso nord e prosegue poi, in direzione ovest, lungo il canale, toccando le quote148 e 147 per incontrare  il

confine comunale di Vigolzone.

Segue verso sud tale confine per breve tratto ed all'incrocio con rio  della  Bosella  discende  tale  corso d'acqua sino ad incontrare la strada per Niviano (quota  127). 

Segue questa verso  ovest,  raggiunge  Niviano,  lo  attraversa  e  per  la s.s.n°45, in direzione sud giunge a Rivergaro.

Da Rivergaro prosegue verso ovest per la strada del greto del  fiume, raggiunge il Trebbia e quindi il confine comunale di Rivergaro  lungo il quale prosegue verso ovest e poi verso nord fino alla quota 114, a sud-ovest di C. Buschi sul greto  del  fiume  Trebbia.  Da  quota  114 segue, verso nord-ovest, la sponda di sinistra del corso d'acqua fino

all'abitato sud  di  Rivalta  Trebbia  per  proseguire  in  direzione nord-ovest, lungo la strada per la scuola e, poco prima di giungervi, alla quota 132, segue quella verso ovest per Gazzola. 

Attraversa  in direzione nord il centro abitato e, alla quota 136, segue verso ovest la strada per C. Vecchia ed alla quota 131, sul  confine  comunale  di Gazzola,  prosegue  nella  stessa  direzione  lungo  il  canale   che affluisce nel T. Luretta alla quota 127.

Ridiscende il T. Luretta  fino a C. Nuova ed alla quota 122 segue la strada verso ovest  per  Rivasso da dove prosegue prima verso nord e poi verso ovest  per  quella  che conduce a Sarturano.

In uscita nord da Sarturano (quota 134) segue in direzione nord-ovest la strada per Mirabello e prima di giungervi a La Palazzina, prosegue per quella che conduce a Grintorto, che supera a nord per seguire  la strada che in direzione nord-ovest raggiunge il greto  del  T. Tidone.

Risale tale corso d'acqua fino all'altezza di  Fabbiano  per  seguire poi lungo la strada che in direzione nord-ovest  e  passando  per  la quota  143  raggiunge  il  centro  abitato,  lo  attraversa  fino  ad incrociare ad Osteriazza la s.s.n°  142.

Prosegue  lungo  questa  in direzione nord fino a raggiungere il borgo abitato di  Borgonovo  Val Tidone da dove e' iniziata la delimitazione.

 

ART 4

 

Le condizioni ambientali e di  coltura  dei  vigneti  destinati  alla produzione dei vini a denominazione di  origine  controllata  di  cui all'art. 1 devono essere quelle tradizionali delle zone di produzione di cui all'art. 3 e, comunque, atte a conferire alle uve ed  ai  vini le specifiche tradizionali caratteristiche qualitative.

Per la produzione di tutti i vini a DOC  "Colli  Piacentini"  sono pertanto da considerare idonei unicamente i vigneti ubicati in  zona  collinare-pedemontana,  bene  esposti,  su  terreni  argillosi, preferibilmente  di  natura  calcarea  o  calcarea-argillosa,  spesso ferrettizzati, ciottolosi e ghiaiosi.

I sesti d'impianto, le forme di allevamento a spalliera ed i  sistemi di potatura dei  vigneti  (corti,  lunghi  e  misti)  destinati  alla produzione delle uve della denominazione di  origine  controllata  di cui all'art.1 devono essere quelli generalmente usati e comunque atti a non modificare le caratteristiche delle uve e dei vini.

E' vietata ogni pratica di forzatura. 

E'  ammessa  l'irrigazione  di soccorso per un massimo di due volte all'anno prima dell'invaiatura.

I vigneti di nuovo impianto e di reimpianto devono essere composti da almeno

3.000 ceppi ad ettaro per tutte le tipologie di vino.

 

La resa massima di  uva  per  ettaro  in  coltura  specializzata  dei vigneti destinati alla produzione dei vini a denominazione di origine controllata di cui all'art.  1,  i  rispettivi  titoli  alcolometrici volumici naturali minimi, devono essere i seguenti:

 

BARBERA: 13,00 t/ha, 11,00% vol.;

BONARDA: 13,00 t/ha, 11,00% vol.;

CABERNET SAUVIGNON: 10,00 t/ha, 12,00% vol.;

CHARDONNAY: 10,00 t/ha, 10,50% vol.;

MALVASIA : 13,00 t/ha, 10,00% vol.;

MONTEROSSO VAL D'ARDA: 10,00 t/ha, 10,50% vol.;

ROSSO NOVELLO: 13,00 t/ha, 11,00% vol.;

PINO NERO: 10,00 t/ha, 11,00% vol.;

PINOT GRIGIO: 10,00 t/ha, 10,50% vol.;

SAUVIGNON: 10,00 t/ha, 10,50% vol.;

TREBBIANINO VAL TREBBIA 10,00 t/ha, 10,50% vol.;

VALNURE: 10,00 t/ha, 10,50% vol.;

VIN SANTO: 10,00 t/ha, 10,50% vol.;

VIN SANTO DI VIGOLENO: 5,00 t/ha, 10,50% vol.

 

 

 

 

Nelle annate favorevoli i quantitativi di uve ottenuti e da destinare alla produzione dei  vini  a  denominazione  di  origine  controllata "Colli Piacentini" devono essere riportati nei limiti di  cui  sopra, purché la produzione globale non superi del 20% i  limiti  medesimi, fermi restando i limiti resa  uva-vino  per  i  quantitativi  di  cui trattasi al comma successivo.

La resa massima dell'uva in vino finito, pronto per il  consumo,  non deve essere superiore al 70%.

Dal  70  all'80  l'eccedenza  non  può essere rivendicata come denominazione di origine controllata.

Oltre  l'  80%  decade  per  tutto  il  prodotto  il   diritto   alla denominazione di origine controllata.

Per le D.O.C.

"Colli Piacentini" Vin Santo,

"Colli  Piacentini"  Vin Santo di Vigoleno   

"Colli  Piacentini"  Malvasia  passito

la  resa massima di uva fresca da trasformare in vino finito non può superare rispettivamente il 35% , il 30% ed il 40%.

 

Le uve destinate alla produzione dei vini spumanti a denominazione di origine controllata "Colli Piacentini" debbono assicurare  un  titolo alcolometrico minimo totale naturale dell' 9,50% vol.

 

ART 5

 

Le operazioni di  vinificazione,  compreso  la  presa  di  spuma,  la rifermentazione   in    bottiglia    o    in    grandi    recipienti, l'invecchiamento, l'affinamento in bottiglia e l'imbottigliamento  di tutti  i  vini  a  denominazione  di   origine   controllata   "Colli Piacentini" di cui all'art.1, debbono essere effettuati in  provincia di Piacenza  salvo  quanto  specificatamente  previsto  nel  presente articolo.

E' consentito di effettuare le operazioni di  vinificazione compreso la presa di spuma, la  rifermentazione  in  bottiglia  o  in grandi recipienti, l'invecchiamento,  l'affinamento  in  bottiglia  e l'imbottigliamento di tutti i vini a DOC "Colli Piacentini"  negli stabilimenti delle ditte site nel comune  di  Rovescala  ad  est  del torrente Bardoneggia in provincia di Pavia.

E' in facolta' del Ministero per le  politiche  agricole  -  Comitato nazionale per la tutela e la valorizzazione  delle  denominazioni  di origine e  delle  indicazioni  geografiche  tipiche  dei  vini  -  su richiesta delle ditte interessate, consentire che  le  operazioni  di vinificazione dei vini

"Colli Piacentini"  Trebbianino  Val  Trebbia,

"Colli  Piacentini"  Valnure, 

"Colli  Piacentini"  Novello, 

"Colli Piacentini" Vin Santo,

"Colli Piacentini" seguita dalle  menzioni  di uno dei seguenti vitigni,

Barbera, 

Bonarda, 

Malvasia, 

Pinot  Nero,

Pinot  Grigio, 

Sauvignon, 

Cabernet  Sauvignon, 

Chardonnay 

di  cui all'art.1, siano effettuate in stabilimenti siti nei comuni di 

Santa Maria della Versa e Rovescala,

 in Provincia di Pavia.

Le operazioni di vinificazione del vino a DOC  "Colli  Piacentini" Monterosso Val d'Arda

debbono  avvenire  nell'intero  territorio  dei comuni compresi, anche  solo  in  parte,  nella  rispettiva  zona  di produzione delle uve di cui all'art.3 paragrafo I.

E' consentito effettuare la presa di spuma e  l'imbottigliamento  del vino a DOC "Colli Piacentini" Monterosso  Val  d'Arda  nell'ambito del territorio della provincia di Piacenza.

Le operazioni di vinificazione, di  invecchiamento  obbligatorio,  di imbottigliamento e di affinamento in  bottiglia  del  vino  a  DOC "Colli Piacentini" Vin Santo di  Vigoleno  devono  essere  effettuate solamente nell'interno del territorio amministrativo  del  comune  di

Vernasca.

Nella vinificazione sono ammesse le pratiche enologiche tradizionali, leali e costanti, pur tenendo opportunamente conto degli  adeguamenti tecnologici e della ricerca atte a  conferire  ai  vini  derivati  le peculiari caratteristiche.

Per il vino  a DOC “Colli Piacentini Vin Santo di Vigoleno” e'  vietato  l'uso di solfiti e delle filtrazioni durante le varie fasi di vinificazione

Le uve destinate alla produzione dei vini a DOC

"Colli Piacentini" Vin Santo,

"Colli  Piacentini"  Vin  Santo  di  Vigoleno 

"Colli Piacentini" Malvasia passito,

devono essere  accuratamente  scelte  e devono essere appassite con il metodo tradizionale  su  pianta  e  su graticci, solo  su  graticci  per  il  Vin  Santo  di  Vigoleno,  con controllo fino alla spremitura, che può avvenire  solo  dopo  il  1° dicembre dell'anno di raccolta,

in modo da raggiungere  un  contenuto zuccherino non inferiore al

26% per la DOC "Colli Piacentini"  Vin Santo,

30% per la DOC "Colli Piacentini" Vin Santo di Vigoleno,

23% per la DOC. "Colli Piacentini" Malvasia passito.

Il vino a DOC "Colli  Piacentini"  Malvasia  passito  può  essere messo in commercio dal

1° settembre  dell'anno  successivo  a  quello della vendemmia.

 

La denominazione di origine controllata dei vini  "Colli  Piacentini" con una delle seguenti menzioni:

Chardonnay,

Malvasia, Monterosso Val d'Arda,

Pinot Grigio,

Pinot Nero,

Trebbianino Val  Trebbia, 

Valnure,

può essere utilizzata per designare il vino  spumante  ottenuto  con mosti o vini che rispondono alle condizioni ed ai requisiti previsti, dal presente disciplinare, per i vini omonimi.

Le  operazioni  di   spumantizzazione   dei   predetti   vini   della denominazione di origine controllata "Colli Piacentini"  sia  con  il metodo classico o  tradizionale  che  in  grandi  recipienti  chiusi, devono essere  effettuate  in  stabilimenti  siti  nell'ambito  della provincia di  Piacenza  e  negli  stabilimenti  siti  nel  comune  di Rovescala in provincia di Pavia.

La denominazione di origine controllata dei vini  "Colli  Piacentini" può essere  utilizzata  per  designare  i  vini  frizzanti :

Barbera,

Bonarda,

Chardonnay ,

Malvasia, Monterosso Val d'Arda,

Pinot  Grigio,

Pinot Nero,

Trebbianino  Val  Trebbia, 

Valnure 

Sauvignon 

e  che rispondono alle condizioni ed ai  requisiti  stabiliti  dal  presente disciplinare.

 

ART 6

 

I vini di cui all'art.1 all'atto della immissione al  consumo  devono rispondere alle seguenti caratteristiche:

 

"Colli Piacentini" Monterosso Val d'Arda:

colore: da paglierino a dorato;

profumo: delicato, caratteristico;

sapore: secco o  abboccato  o  amabile,  fine  e  sottile  di  corpo, tranquillo;

titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,00% vol.;

acidità totale minima: 5,00 g/l;

estratto non riduttore minimo: 16,00 g/l.

 

"Colli  Piacentini"  Monterosso  Val  d'Arda  frizzante: 

spuma: vivace, evanescente;

colore:  da paglierino a dorato;

profumo: delicato, caratteristico;

sapore: secco o abboccato o amabile, fine e sottile di  corpo, fresco e vivace; 

titolo alcolometrico volumico totale minimo:  11,00%  vol.; 

acidità totale minima: 5,00 g/l;

estratto non riduttore minimo: 16,00 g/l

 

"Colli  Piacentini"  Monterosso  Val  d'Arda  Spumante:

spuma, fine e persistente;

colore:   da paglierino a dorato;

profumo: delicato, caratteristico;

sapore: Brut o Extra Dry o Dry, fine e  sottile  di  corpo; 

titolo alcolometrico volumico totale minimo:  11,00%  vol.; 

acidità totale minima: 5,00 g/l;

estratto non riduttore minimo: 16,00 g/l

 

"Colli Piacentini" Trebbianino Val Trebbia:

colore: giallo paglierino o giallo dorato chiaro;

profumo: vinoso, gradevole;

sapore: secco o  abboccato,  delicato,  sottile,  tranquillo;  

titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,00%  vol.; 

acidità totale minima: 5,00 g/l;

estratto non riduttore minimo: 16,00 g/l

 

"Colli Piacentini" Trebbianino Val Trebbia frizzante:

spuma: vivace ed evanescente;

colore:  giallo paglierino o giallo dorato chiaro;

profumo: vinoso, gradevole;

sapore: delicato, sottile, fresco e vivace;

residuo zuccherino massimo 17,00 gr/l.

titolo alcolometrico volumico totale minimo:  11,00%  vol.;

acidità totale minima: 5,00 g/l;

estratto non riduttore minimo: 16,00 g/l

 

"Colli Piacentini" Trebbianino Val Trebbia Spumante:

spuma: fine e persistente;

colore:  giallo paglierino o giallo dorato chiaro;

profumo: vinoso, gradevole;

sapore: Brut o Extra Dry o Dry, delicato, sottile;

titolo alcolometrico volumico totale minimo:  11,00%  vol.; 

acidità totale minima: 5,00 g/l;

estratto non riduttore minimo: 16,0 g/l

 

"Colli Piacentini" Valnure:

colore: giallo, paglierino chiaro;

profumo: caratteristico, gradevole, aromatico;

sapore: secco o abboccato o amabile,  gradevole,  tranquillo; 

titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,00%  vol.; 

acidità  totale minima: 5,00 g/l;

estratto non riduttore minimo: 16,00 g/l.

 

"Colli Piacentini" Valnure Frizzante:

spuma: vivace ed evanescente;

colore: giallo, paglierino chiaro;

profumo: caratteristico, gradevole, aromatico;

sapore: secco o abboccato o amabile, gradevole, fresco e vivace;

titolo alcolometrico volumico totale minimo:  11,00%  vol.; 

acidità totale minima: 5,00 g/l;

estratto non riduttore minimo: 16,00 g/l.

 

"Colli Piacentini" Valnure Spumante:

spuma: fine e persistente;

colore: giallo, paglierino chiaro;

profumo: caratteristico, gradevole, aromatico;

sapore: Brut o Extra Dry o Dry, gradevole,

titolo alcolometrico volumico totale minimo:  11,00%  vol.; 

acidità totale minima: 5,00 g/l;

estratto non riduttore minimo: 16,00 g/l.

 

"Colli Piacentini" Barbera:

colore: rosso rubino;

profumo: vinoso, caratteristico;

sapore: asciutto o abboccato, sapido, leggermente  tannico,  tranquillo;

titolo alcolometrico volumico totale minimo:  11,50%  vol.;  acidita'

totale minima: 5,5 g/l;

estratto non riduttore minimo: 20,0 g/l.

 

"Colli Piacentini" Barbera Frizzante:

spuma: vivace ed evanescente;

colore: rosso rubino;

profumo: vinoso, caratteristico;

sapore: sapido, leggermente tannico, fresco, vivace;

Residuo zuccherino massimo 17,00 gr/l.

titolo alcolometrico volumico totale minimo:  11,50%  vol.; 

acidità totale minima: 5,50 g/l;

estratto non riduttore minimo: 20,00 g/l.

 

"Colli Piacentini" Bonarda:

colore: rosso rubino, a volte intenso;

profumo: caratteristico, gradevole;

sapore: asciutto o abboccato o amabile  o  dolce,  leggermente  tannico, fresco, tranquillo; 

titolo  alcolometrico  volumico  totale  minimo: 11,50% vol.

Acidità totale minima: 5,00 g/l;

estratto non riduttore minimo: 20,00 g/l.

 

"Colli Piacentini" Bonarda frizzante:

colore: rosso rubino, a volte intenso;

profumo: caratteristico, gradevole;

sapore: asciutto o abboccato o amabile  o  dolce,  leggermente  tannico, fresco e vivace;

titolo alcolometrico volumico totale  minimo:  11,50%  vol. 

acidità totale minima: 5,00 g/l;

estratto non riduttore minimo: 20,00 g/l.

 

"Colli Piacentini" Malvasia:

colore: paglierino o paglierino scarico;  

profumo: aroma caratteristico, anche intenso;

sapore: secco o abboccato  o  amabile  o  dolce,  aromatico,  fresco, tranquillo;

titolo alcolometrico volumico totale minimo: 10,50% vol.;

titolo alcolometrico volumico svolto minimo  (per  tipologia  dolce): 4,50% vol.;

acidità totale minima: 5,00 g/l;

estratto non riduttore minimo: 15,00 g/l.

 

"Colli  Piacentini"  Malvasia   frizzante:

spuma: vivace ed evanescente; 

colore:   paglierino   o paglierino scarico;

profumo: aroma caratteristico, anche intenso;

sapore: secco o abboccato o amabile o dolce, aromatico, fresco e vivace;

titolo alcolometrico volumico totale minimo: 10,50% vol.;

titolo alcolometrico volumico svolto minimo  (per  tipologia  dolce): 4,50% vol.;

acidità totale minima: 5,0 g/l;

estratto non riduttore minimo: 15,0 g/l.

 

"Colli Piacentini" Malvasia Spumante:

spuma: fine e persistente;

profumo: paglierino o paglierino

scarico; odore : aroma caratteristico, anche intenso;

sapore: da Brut a Dolce, aromatico, fresco;

titolo alcolometrico volumico totale minimo: 10,50% vol.;

titolo alcolometrico volumico svolto minimo  (per  tipologia  dolce): 4,50% vol.;

acidità  totale minima: 5,00 g/l;

estratto non riduttore minimo: 15,00 g/l.

 

"Colli Piacentini" Malvasia passito:

colore: giallo paglierino dorato;

profumo: intenso, aromatico, caratteristico;

sapore: dolce, morbido,  armonico,  intenso,  aromatico,  tranquillo;

titolo alcolometrico volumico  totale  minimo:  14,00%  vol.; 

titolo alcolometrico volumico svolto  minimo  4,50%  vol.; 

acidità totale minima: 4,5 g/l;

acidità volatile massima: 25 milliequivalenti/l;

estratto non riduttore minimo: 20,00 g/l.

 

"Colli Piacentini" Pinot grigio:

colore: giallo paglierino o ramato;

profumo: caratteristico;

sapore: secco o abboccato, fresco fine, molto gradevole,  tranquillo;

titolo alcolometrico volumico totale minimo:  11,00%  vol.; 

acidità totale minima: 5,00 g/l;

estratto non riduttore minimo: 15,00 g/l.

 

"Colli Piacentini" Pinot grigio frizzante:

spuma: vivace ed evanescente;

colore: giallo paglierino o ramato;

profumo: caratteristico;

sapore: fresco fine, molto gradevole, vivace;

residuo zuccherino massimo 17,00 gr/l.

titolo alcolometrico volumico totale minimo:  11,00%  vol.; 

acidità totale minima: 5,00 g/l;

estratto non riduttore minimo: 15,00 g/l.

 

"Colli Piacentini" Pinot grigio Spumante:

spuma: fine e persistente;

colore: giallo paglierino o ramato;

profumo: caratteristico;

sapore: da Brut a Dry,  fresco  fine,  molto  gradevole;

titolo alcolometrico volumico totale minimo:  11,00%  vol.; 

acidità totale minima: 5,00 g/l;

estratto non riduttore minimo: 20,00 g/l.

 

"Colli Piacentini" Pinot nero (bianco rosso e rosato):

colore: rosso più o meno intenso o rosato o paglierino più  o  meno intenso;

profumo : caratteristico;

sapore: secco o abboccato, sapido, gradevole, tranquillo;

titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,50% vol.;

acidità totale minima: 4,50 g/l;

estratto non riduttore minimo: 18,00 g/l.

 

"Colli Piacentini" Pinot nero (bianco rosso e rosato) frizzante:

spuma: vivace ed evanescente;

colore: rosso più o meno intenso o rosato o paglierino più  o  meno intenso;

profumo: caratteristico;

sapore: fresco, vivace, sapido, gradevole;

residuo zuccherino massimo 17,00 gr/l.

titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,50% vol.;

acidità totale minima: 4,50 g/l;

estratto non riduttore minimo: 18,00 g/l.

 

"Colli Piacentini" Pinot nero (bianco rosso e rosato) spumante:

spuma: fine e persistente;

colore: rosso più o meno intenso o rosato o paglierino più o meno intenso;

profumo: caratteristico;

sapore: da Brut a Dry, sapido, gradevole;

titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,50% vol.;

acidità totale minima: 4,50 g/l;

estratto non riduttore minimo: 18,00 g/l.

 

"Colli Piacentini" Sauvignon :

colore: paglierino anche intenso;

profumo: delicato, caratteristico;

sapore:  secco  o  abboccato,  armonico,  fine,  tranquillo;  

titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,00%  vol.; 

acidità totale minima: 5,00 g/l;

estratto non riduttore minimo: 15,00 g/l.

 

"Colli Piacentini" Sauvignon frizzante :

spuma: vivace ed evanescente;

colore: paglierino anche intenso;

odore : delicato, caratteristico;

sapore: armonico, fine;

titolo alcolometrico volumico totale minimo:  11,00%  vol.;

residuo zuccherino massimo 17,00 gr/l

acidità totale minima: 5,00 g/l;

estratto non riduttore minimo: 15,00 g/l.

 

"Colli Piacentini" Cabernet Sauvignon:

colore: rosso rubino, talvolta granato;

profumo: caratteristico, gradevole, leggermente erbaceo;

sapore: asciutto o abboccato, lievemente  tannico,  tranquillo;

titolo  alcolometrico volumico totale minimo: 12,00% vol.;

acidità totale minima: 4,50 g/l;

estratto non riduttore minimo: 20,00 g/l.

 

"Colli Piacentini" Chardonnay:

colore: giallo  paglierino  con  sfumature   verdognole;  

profumo: gradevole, fine, fruttato;

sapore: secco  o  abboccato,  armonico,  fresco,  tranquillo; 

titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,00%  vol.; 

acidità totale minima: 5,00 g/l;

estratto non riduttore minimo: 15,00 g/l.

 

"Colli Piacentini" Chardonnay frizzante:

spuma: vivace ed evanescente;

colore:  giallo  paglierino  con  sfumature   verdognole;  

profumo: gradevole, fine, fruttato;

sapore: armonico, fresco;

titolo alcolometrico volumico totale minimo:  11,00%  vol.;

residuo zuccherino massimo 17,00 gr/l

acidità totale minima: 5,00 g/l;

estratto non riduttore minimo: 15,00 g/l.

 

"Colli Piacentini" Chardonnay spumante:

spuma: fine e persistente;

colore: giallo  paglierino  con  sfumature   verdognole;  

profumo: gradevole, fine, fruttato;

sapore: da Brut a Dry,  armonico,  fresco; 

titolo alcolometrico volumico totale minimo:  11,00%  vol.;

acidità totale minima: 5,00 g/l;

estratto non riduttore minimo: 15,00 g/l.

 

"Colli Piacentini" Vin Santo:

colore: giallo paglierino, dorato;

profumo: intenso, aromatico, caratteristico, etereo;

sapore:  secco  o  dolce,  morbido,  armonico,  intenso,   aromatico,

tranquillo; titolo alcolometrico volumico totale minimo: 16,00% vol.;

titolo alcolometrico volumico svolto minimo: 10,50 % vol.;

acidità totale minima: 5,00 g/l;

acidità volatile massima: 30 milliequivalenti/l;

estratto non riduttore: 20,00 g/l.

 

"Colli Piacentini" Vin Santo di Vigoleno:

colore: dorato o ambrato più o meno intenso;

profumo: intenso, gradevole, fine, delicato, caratteristico;

sapore:  piacevolmente  dolce  di  uve  appassite,  armonico,  pieno, corposo, vellutato; 

titolo  alcolometrico  volumico  totale  minimo: 18,00 % vol.;

titolo alcolometrico volumico svolto minimo: 10,50 % vol.;

acidità totale minima: 5,00 g/l;

acidità volatile massima: 30 milliequivalenti/l;

estratto non riduttore minimo: 22,00 g/l.

 

E' in facoltà  del Ministero per le  politiche  agricole  -  Comitato nazionale per la tutela e la valorizzazione  delle  denominazioni  di origine  e  delle  indicazioni  geografiche  tipiche dei vini modificare, con proprio decreto,  per  i  vini  di  cui  al  presente disciplinare, i limiti minimi sopra indicati per la acidità totale e l'estratto secco netto.

 

ART 7

 

Tutti  i  vini  a  denominazione  di   origine   controllata   "Colli Piacentini" recanti la menzione di vigna  seguita  dal  toponimo  che deve essere scritta immediatamente di seguito ai nomi di vitigno e di vino con caratteri di stampa  di  altezza,  forma  e  dimensione  non superiore a "Colli Piacentini", debbono  essere  immessi  al  consumo finale solo in recipienti di capacità inferiore a  5  litri  e  solo tranquilli.

 

L'invecchiamento del vino a DOC "Colli Piacentini" Vin Santo  deve avvenire per almeno

48 mesi

di cui almeno 36 in recipienti di legno;

a decorrere dal 1°  novembre  dell'annata di produzione delle uve.

 

per il  vino  a  DOC "Colli   Piacentini"   Vin   Santo   di   Vigoleno l'invecchiamento deve essere almeno di

60 mesi

di cui almeno 48  mesi in botti  di  legno 

a  decorrere  dal    novembre  dell'annata  di produzione delle uve.

Per entrambi il periodo di invecchiamento in legno deve  avvenire  in botti di capacità non superiori a 500 litri.

 

Alla denominazione di  origine  controllata  di  cui  all'art.  1  e' vietata l'aggiunta di  qualsiasi  qualificazione  diversa  da  quelle previste nel  presente  disciplinare,  ivi  compresi  gli  aggettivi: extra, fine, scelto, selezionato, vecchio e similari.

E' tuttavia consentito l'uso di indicazioni che facciano  riferimento a nomi, ragioni  sociali,  marchi  privati,  non  aventi  significato laudativo e non idonei a trarre in inganno il consumatore.

Le  indicazioni  tendenti  a  specificare   la   attività   agricola dell'imbottigliatore quali: viticoltore,  fattoria,  tenuta,  podere, cascina ed altri termini  similari,  sono  consentite  in  osservanza delle disposizioni UE e nazionali in materia.

In considerazione  della  consolidata  tradizione  e'  consentita  la commercializzazione di vino, avente residuo  zuccherino  superiore  a quanto previsto dal presente disciplinare, necessario alla successiva fermentazione naturale in bottiglia, con la  dicitura  D.O.C.  "Colli Piacentini" purché detto prodotto sia  confezionato  in  contenitori non a tenuta di pressione di capacità da 10 a 60 litri.

 

ART 8

 

Il vino a denominazione di  origine  controllata  "Colli  Piacentini" Novello deve essere imbottigliato nel territorio della  provincia  di Piacenza entro il 31 dicembre dell'annata di produzione delle  uve  e può  essere immesso al consumo solo in bottiglie di vetro a far tempo dalla data prevista dal decreto ministeriale.

Il vino a denominazione di origine controllata "Colli Piacentini" Vin Santo deve essere immesso al consumo solo in bottiglie  di  vetro  di capacità  0,375 - 0,500 - 0,750 e con tappo raso di sughero.

Il vino a denominazione di origine controllata "Colli Piacentini" Vin Santo di Vigoleno deve essere immesso al consumo esclusivamente nella bottiglia denominata "renana" di capacità 0,375 - 0,500 - 0,750, con tappo raso di sughero.

Per tutti i  vini  a  denominazione  di  origine  controllata  "Colli Piacentini", e'  obbligatorio  apporre  sull'etichetta  l'indicazione dell'annata di produzione delle uve.

Per i vini "Colli Piacentini" sono ammesse tutti i tipi  di  chiusure previste dalla norma ad eccezione dei tappi a corona,  di  quelli  in plastica e salvo quanto previsto dal presente articolo.

I tappi in plastica sono ammessi esclusivamente per i contenitori  da 10 a 60 litri non a tenuta di pressione.

Per la tipologia "frizzante" dei vini DOC "Colli Piacentini"  e'  consentito  l'uso  del  tappo  a fungo.

 

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